Sanità: aggiornare (meglio) i mezzi per raggiungere (meglio) i fini
In un incontro organizzato da ICT4Executive e Microsoft, i CIO si sono confrontati sui limiti e sulle opportunità rispetto ai piani di migrazione e di sviluppo delle Postazioni di Lavoro (PDL). I risultati? Sono ancora tanti i desktop, ma crescono sensibilmente le soluzioni mobili, che si tratti di device sui carrelli usati in corsia o di tablet su cui ci sono alcune sperimentazioni interessanti. E tutti usano strumenti di fleet management
Questo il titolo di un articolo pubblicato qualche giorno fa da ICT4Executive e disponibile a questo link: http://goo.gl/P9lvQ4
"Il problema è che molte delle applicazioni utilizzate nella sanità purtroppo non sono compatibili con le evoluzioni dei sistemi operativi, condizionando gli orizzonti dell'innovazione."
Sarebbe interessante chiedere a tutti se hanno chiaro che la sfida che la sanità deve affrontare non è una update del "sistema" o la sua "virtualizzazione".
Sarebbe interessante chiedere a tutti se hanno chiaro che la sfida che la sanità deve affrontare non è una update del "sistema" o la sua "virtualizzazione".
La sanità vive una riorganizzazione “Copernicana” per essere sostenibile e universale deve passare da una Sanità d’Attesa, dove era il cittadino a muoversi alla ricerca di servizi sanitari, ad una Sanità di Iniziativa, quindi Pro-attiva, con l’Azienda e gli specialisti che dovranno conoscere e intercettare i bisogni della popolazione, e individuare percorsi codificati di prevenzione, di cura e di riabilitazione”
In un contesto in cui il modo di lavorare è cambiato e la "active inertia" ben rappresentata da buona parte dei casi di successo presentati non sarà la soluzione al problema così come la virtualizzazione del desktop che suona più come un lifting tecnologico a modelli che hanno dimostrato a diversi livelli i loro limiti.
In un contesto in cui il modo di lavorare è cambiato e la "active inertia" ben rappresentata da buona parte dei casi di successo presentati non sarà la soluzione al problema così come la virtualizzazione del desktop che suona più come un lifting tecnologico a modelli che hanno dimostrato a diversi livelli i loro limiti.
Active inertia is management’s tendency to respond to the most disruptive changes by accelerating activities that succeeded in the past”
Il Desktop anche "virtualizzato" non risponde al criterio della Mobilità. Il Desktop anche se "virtualizzato" non può offrire una user experience e una integrazione di tutti gli utenti in processi complessi che spesso utilizzano sotto sistemi complessi e articolati per poter offrire la loro prestazione.
Internet è lo spazio in cui "Persone, Processi" possono interagire in Mobilità. In cui gli utenti collaborano e le informazioni sono accessibili. Internet e il Cloud stanno supportando le organizzazioni sanitarie a diventare più collaborative, data driven e patient and family-centered.
Le disruptive technologies stanno abilitando le prossime frontiere per l'innovazione, la competition e la produttività.
Non si tratta di aggiornare gli strumenti ma di ripensare il processo, di riprogettare la user experience di tutti gli utenti che ruotano intorno all'informazione e al processo. Il Desktop si è spostato nel web e questa è l'unica strada per innovare i processi e le organizzazioni e spostare la sanità sul territorio in mobilità.
Le scelte tecnologie che non cambiano lo status quo e l’organizzazione non sono sostenibili e non sono destinate a portare benefici e vantaggio.La virtualizzazione del Desktop o l'aggiornamento di un sistema operativo o di una versione di applicazione non cambia il modo di lavorare aggiunge complessità per gli utenti del sistema che trovano un ambiente non familiare senza alcun beneficio in termini di processo.
Uno strumento di produttività individuale rimane uno strumento di produttività individuale e il Desktop, le applicazioni classiche di office automation piuttosto che quelle client/server.
Per realizzare una Sanità di Iniziativa servono collaborazione tra tutti i soggetti in un contesto di piena mobilità (mobilità), sistemi di analisi di informazioni e dati (Big Data) e non ultimo applicazioni utilizzabili da soggetti differenti.
La risposta alle nuove sfide passa per la costruzione di piattaforme e architetture che separano il servizi di gestione dei dati e delle logiche applicative (piattaforme) dalle applicazioni web/mobile (front-end) che gli utenti utilizzano per interagire con essi.
Il mercato consumer ha oggi ridifenito gli standard i KPI della User Experience e da quel modello di accesso ed erogazione delle informazioni che la sanità deve ripensare la tecnologia e vederla come un Asset.
La tecnologia è funzionale ai processi e alle persone.
Change the game!