sabato 31 gennaio 2015

Le leggi della semplicità - John Maeda

John Maeda è un designer statunitense. Attualmente è Preside della Rhode Island School of Design.

Lavora al progetto SIMPLICITY, un progetto di ricerca destinato a trovare soluzioni utili per semplificare la vita delle persone, in risposta alla crescente complessità del mondo.


Queste 10 leggi della semplicità:
Riduzione
Organizzazione
Tempo
Apprendimento
Differenze
Contesto
Emozione
Fiducia
Fallimento
The One

Il modo più semplice per conseguire la semplicità è attraverso una riduzione ragionata. Di fronte alla complessità, la prima regola è quella di “scomporla” secondo l’approccio “SHE” (shrink, hide, embody) aka  rimpicciolisci, nascondi ed incorpora. In sintesi riduci quello puoi e nascondi tutto il resto senza perdere il senso del valore. Quindi…semplifica e accorpa.

L'organizzazione fa si che un sistema composto da molti elementi appaia costituito da molti elementi appaia costituito da pochi. L'organizzazione aiuta sempre. Permette di chiarire tanti concetti, magari confusi (e quindi complessi) nella nostra mente. Quindi…. organizza le tue idee. E ricorda gli SLIP: SORT, LABEL, INTEGRATE, PRIORITIZE

I risparmi di tempo somigliano alla semplicità. Tempo e complessità sono legati da un rapporto speciale. Ogni cosa che richiede maggior tempo ci risulta più complessa rispetto ad un’altra che ne richiede di meno. A partire dalla preparazione di un dolce fino alle pratiche burocratiche. Questo è dovuto all’importanza che la nostra società attribuisce al tempo. Quindi… risparmia sempre tempo.

La conoscenza rende tutto più semplice. Se la relazione con un elemento è complessa è perchè non siamo preparati. Non abbiamo un’infrastruttura cognitiva che ci aiuta nella lettura dell’elemento. Per un bambino delle scuole medie un’equazione con gli integrali risulterà complessa ed impossibile. Al quinto anno del liceo scientifico l’approccio sarà diverso. Quindi….. studia.

La semplicità e la complessità sono necessarie l'una all'altra. Le differenze sono necessarie per apprendere la complessità. La semplicità e la complessità sono necessarie l’una all’altra. Quindi quando cerchi di semplificare un concetto… passa sempre dal suo “approccio” complesso a quello semplice, ti aiuterà.

Ciò che sta alla periferia della semplicità non è assolutamente periferico. Nella ricerca della semplificazione, non dimenticate mai il contesto in cui vi trovate. Quello che potrebbe sembrare semplice in un contesto non lo è in un altro. La vera semplificazione si ha solo se non si escee dal contesto.

Meglio emozioni in più che in meno. Il processo di semplificazione, vedi approccio “SHE” non deve intaccare le emozioni, anzi. Le emozioni son fondamentali sia per il buon esito del lancio di un prodotto sia per la nostra memoria per apprendere meglio un concetto. Quindi…. non eliminate le emozioni.

Noi crediamo nella semplicità. Siamo umanamente più portati a dare fiducia ad un dispositivo semplice. o meglio a quello che ci appare più semplice. è un processo che dobbiamo tener presente in questo percorso.

Ci sono sempre cose che non è possibile semplificare e fallire fa parte del gioco. certe cose non si riescono a semplificare.

Semplicità significa sottrarre l’ovvio e aggiungere il significato. 

Per le chiavi di lettura di questo paradigma chi fosse interessato a questi concetti, John Maeda ha pubblicato anche un libro sulla sua ricerca. Si intitola proprio Le leggi della semplicità, in Italia edito da Mondatori. 

Per conoscere meglio John Maeda vi consiglio: http://www.ted.com/talks/john_maeda_how_art_technology_and_design_inform_creative_leaders?language=it

Nessun commento:

Posta un commento